Un percorso suggestivo, alla scoperta di antiche Abbazie e chiese di notevole interesse storico ed artistico. Vi consigliamo di percorrere questo itinerario con una certa calma, senza tralasciare nessuno dei monumenti che vi segnaliamo. Probabilmente non basterà una giornata sola, ma vi assicuriamo che ne vale veramente la pena.
Non occorre portare il pranzo al sacco, poiché lungo l'itinerario troverete una vasta scelta tra piccoli ristoranti con cucina casareccia ed aziende agrituristiche.
Naturalmente l'itinerario può essere percorso anche al contrario, partendo da Giulianova. A voi la scelta...
Ed ora, via. In cammino...
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Proponiamo come punto di partenza del nostro itinerario l'uscita A14 di Roseto; da qui ci immettiamo lungo la SS150 della valle del Vomano, in direzione Montorio al Vomano. Dopo aver percorso circa 3,5 km, una minuscola insegna ci indicherà di svoltare a destra, proseguendo per altri due chilometri tra vigneti ed uliveti ci troviamo di fronte l’imponente facciata dell’Abbazia di Santa Maria di Propezzano.
Costruita, secondo la tradizione, nel luogo dove il 10 maggio 715 apparve la Madonna ad alcuni pellegrini tedeschi di ritorno dalla Terra Santa. Rifatta nel 1285, conserva intatte le linee dello stile romanico; uno splendido portale fa da cornice alla Porta Santa che viene aperta il 10 maggio di ogni anno. All’interno si conservano splendidi affreschi del 1400; l’annesso monastero offre un bellissimo chiostro con affreschi del 1600. Per la visita bisogna rivolgersi al gestore del vicino bar.
A questo punto, se non siete mai stati in zona, conviene proseguire alla volta di Notaresco, per ammirare la chiesa dei SS. Pietro ed Andrea con un abside medievale; il Palazzo Acquaviva, oggi sede municipale, e il Museo Civico Archeologico (085-895230) presso il palazzo Romualdi dove sono esposti numerosi reperti rinvenuti nella zona.
Tornati sulla statale 150, appena raggiunta la località Pianura di Guardia Vomano, nuovamente una minuscola insegna ci indicherà di svoltare a destra, dopo un chilometro, su di una collina che guarda il mare si erge l’Abbazia di San Clemente al Vomano, costruita nell’871 per volontà di Ermengarda, distrutta dai barbari e ricostruita nel XII secolo, oggi dopo un attento restauro è stata restituita all’antico splendore; presenta un portale in pietra finemente ricamata, all’interno troviamo affreschi di varie epoche e un preziosissimo ciborio scolpito del 1100, considerato il più antico e bello d’Abruzzo; per la visita bisogna rivolgersi al custode nell'abitazione di fronte.
Invece di tornare indietro, proseguiamo verso il centro di Guardia Vomano; la prima strada a sinistra (via Giardino) ci porta nuovamente sulla statale 150. Guardando le colline alla nostra sinistra notiamo una strana torre triangolare è la Torre di Montegualtieri.
Per ammirarla da vicino, raggiunta la località di Castelnuovo, dobbiamo svoltare a sinistra e, dopo aver superato il ponte sul Vomano a sinistra, proseguire per circa quattro chilometri.
Possiamo ora proseguire sulla statale 150 per altri due chilometri fino al bivio per Canzano, svoltare a destra e salire per circa sei chilometri fino ai 460 metri di Canzano, dove oltre alla freschezza dell’aria e allo stupendo panorama, troviamo la chiesa benedettina di San Salvatore a Canzano, altra importante testimonianza dell’architettura romanica, che costudisce all’interno un ciclo di affreschi di rara bellezza, considerati un autentico capolavoro di arte sacra. Se è quasi ora di pranzo, approfittiamo per assaggiare il rinomato tacchino alla canzanese, mitico piatto locale che ebbe l’onore di essere portato sulla luna dall’astronauta Neil Armstrong. Però il tacchino non deve farci dimenticare che Canzano è la patria del ricamo e dei merletti, conviene approfittare.
Riscendiamo di nuovo sulla statale 150 e proseguiamo per circa dodici chilometri fino al bivio per Isola del Gran Sasso, svoltando a sinistra ci immettiamo sulla strada statale 491 che costeggia il fiume Mavone e offre scenari panoramici di intensa suggestione. Proseguendo per circa sei chilometri, una piccola e sbiadita indicazione turistica gialla ci invita a svoltare a sinistra, e adagiata su di un verde prato troviamo l’Abbazia di Santa Maria di Ronzano, il più bello e ben conservato monumento di architettura romanica di tutto l’Abruzzo; all’interno nel presbitero si conserva un importante ciclo di affreschi del 1181; l'abbazia è aperta tutti i sabati e domeniche dalle 11 alle 12. All’uscita, di fronte a noi si apre una delle più belle vedute del Gran Sasso d’Italia.
Proseguendo sulla statale 491 per altri cinque chilometri incontriamo un'altra chiesa romanica, quella di San Giovanni ad Insulam, recentemente restaurata faceva parte di un grande monastero del XII secolo ormai in rovina; per la visita possiamo chiedere la chiave presso l’abitazione vicina.
Proseguiamo fino al bivio per Castelli, la città della ceramica, dove oltre a fare acquisti a prezzi di fabbrica, non possiamo mancare una visita al Museo delle Ceramiche (0861-979398)
e alla notevole chiesa di San Donato, considerata la Cappella Sistina della Maiolica.
Ridiscesi sulla statale proseguendo per altri quattro chilometri, siamo al Santuario di San Gabriele dell’Addolorata, protettore dei giovani e patrono d’Abruzzo, accanto alla piccola chiesa conventuale e stato costruito un modernissimo tempio capace di accogliere dodicimila persone, con oltre due milioni di pellegrini l’anno è uno dei Santuari più visitati d’Italia.
Recandoci al vicino casello autostradale della A24, in dieci minuti siamo a Teramo, e possiamo ammirare la più bella e importante chiesa della nostra provincia, il Duomo, la cui costruzione iniziò nel 1158.
Oggi si presenta con una facciata caratterizzata dal poderoso portale posto in una grande parete rettangolare, la cui sommità è coronata da merli ghibellini, che la fanno apparire un palazzotto fortificato; un elegante campanile alto ben 48 metri; all’interno si conservano preziosissime opere d’arte come il Palliotto, un autentico capolavoro di oreficeria medievale, il Polittico di Jacobello da Fiore, la sagrestia, che conserva un ricco altare ligneo e preziosissime tele, il crocifisso ligneo del XIV secolo, la Madonna lignea con Bambino del XIII secolo, il busto argenteo di San Berardo nella omonima cappella contenente l’urna del Santo; inoltre se il tempo lo permette, possiamo visitare la chiesa di Sant’Anna di epoca bizantina e l'adiacente scavo archeologico, la chiesa di Sant’Antonio per gli amanti del barocco, il teatro romano, il Museo Archeologico e una piccola meraviglia: il castello Della Monica, una costruzione del novecento in puro stile medievale con merli, torri e borgo.
Da Teramo prendiamo la SS81 per Ascoli Piceno; dopo 9 km svoltiamo a destra alla volta di Campli, uno dei paesi più antichi d'Abruzzo.
Grazie al privilegio concessogli da Papa Clemente XIV, potrete ammirare la Scala Santa, la meglio conservata di quelle esistenti in Italia, ma anche la meno nota: salendo in ginocchio i 28 gradini, il fedele raggiunge il “Sancta Sanctorum” guadagnando così l'indulgenza per i suoi peccati. Meritano una visita la Collegiata di S.Maria in Platea, la chiesa di S.Francesco, il Palazzo Farnese, e il Museo Archeologico (0861-569158). Tornati sulla SS81, a Campovalano, oltre alla necropoli italica, troviamo la chiesa di San Pietro dell'VIII secolo; custodisce il fronte di un sarcofago romano.
Tornati sulla statale proseguiamo fino al bivio di Ripe di Civitella dove si trova la Grotta di San Michele Arcangelo,
antichissimo luogo di culto sin dal neolitico e ancora oggi due volte l'anno vi si celebra la S. Messa (il 1 maggio e il 29 settembre); vi è un'antichissima statua in legno raffigurante S.Anna e la tradizione vuole che alle zitelle che ne traggono delle piccole scaglie da riportare a casa, poi, oltre alla fortuna, porti anche lo sposo. Saliamo a Civitella e oltre alla Fortezza meritano una visita la chiesa di S.Francesco, la chiesa di S.Lorenzo, il Santuario di Santa Maria dei Lumi di origine romanica.
Proseguendo verso Ascoli Piceno, alla nostra destra troviamo l'Abbazia di Montesanto, recentemente restaurata.
Raggiungiamo ora S.Egidio alla Vibrata da dove prendiamo la SS259. Dopo circa 8 km, all'altezza del bivio per Sant'Omero, svoltiamo a sinistra lungo una stradina sterrata che ci porta alla chiesa di Santa Maria a Vico, edificata sui resti del tempio di Ercole. E' l'esempio romanico più antico d'Abruzzo, conserva all'interno una lapide dei Cultori di Ercole. Per le visite: sig. Corfinio Di Francesco (0861-88118).
Riprendiamo la statale e concludiamo il nostro itinerario a Giulianova, al paese, per una visita al Santuario della Madonna dello Splendore, eretto dove la tradizione vuole che il 22 aprile del 1557 la Madonna apparve ad un umile contadino, facendo sgorgare una sorgente d'acqua da un olmo; dirigiamoci quindi al Lido, dove seminascosta dalla linea ferroviaria si erge la chiesa di Santa Maria a Mare, anteriore all'anno mille, che conserva uno stupendo portale in pietra con diciotto formelle scolpite rappresentanti figure enigmatiche.
E qui finisce questo itinerario. Per il meritato riposo, Giulianova vi offre una bellissima spiaggia...