Civitella, l'eremo e le gole del Salinello



All’estremità settentrionale della provincia, Civitella del Tronto offre degli itinerari di grande interesse storico e naturalistico.


Consigliamo qui due alternative.



Percorso 1



Consigliamo di raggiungere direttamente Civitella del Tronto e di parcheggiare l’auto nel parcheggio a ridosso della fortezza.

Iniziamo con la visita all’imponente Fortezza (25.000 mq.), dove notevoli sono la Piazza D’Armi, il Bastione di San Giacomo, il Palazzo del Governatore e un piccolo museo ricavato nelle caserme borboniche (0861-91588/333-9030360). Inoltre la fortezza è un ottimo belvedere sui Monti della Laga e delle Montagne di Campli e dei Fiori in particolare; nelle giornate limpide si riuscirà a scorgere anche il mare Adriatico.



Prima di lasciare Civitella, ci concediamo una passeggiata tra le stradine del centro storico, tra cui la “Ruetta” la via più stretta d’Italia. Consigliamo di non perdere l’occasione per gustare le tante specialità locali (tra cui le ceppe e il filetto alla borbonica).

Riprendiamo l’auto e raggiungiamo la frazione di Ripe (ad un paio di chilometri, sulla SS81 “Teramo-Ascoli Piceno”). Parcheggiamo in un ampio sterrato da cui parte un sentiero che in cinque minuti ci porta all’eremo di Grotta Sant’Angelo,



costruito in una grotta naturale, ancora oggi il 1 maggio e il 29 settembre vi si celebra la Messa; recenti scavi archeologici hanno riportato alla luce testimonianze dell’età del bronzo e del neolitico.

Siamo ormai all’ingresso delle Gole del Salinello, uno dei valloni più spettacolari di tutto l’Appennino, a questo punto se le gambe lo permettono ed abbiamo voglia di smaltire le calorie del pranzo, percorrendo per una decina di minuti il sentiero che porta fino ai ruderi di Castel Manfrino (a un paio d'ore, per chi volesse continuare) si può raggiungere la parte più suggestiva con le cascate e ci si può fare un’idea dell’intero vallone.





Percorso 2: percorso escursionistico a piedi (circa 2 / 2.30 ore)


Raggiungiamo direttamente la frazione di Ripe e parcheggiamo nell'ampio spiazzo da cui parte il sentiero per la grotta Sant'Angelo.

Salire alla grotta e proseguire per il sentiero che attraverso le Gole del Salinello porta a Castel Manfrino.



Uno scenario incantevole vi riserverà la possibilità di avvistare l’aquila reale, il falco pellegrino, lo sparviero, il gheppio, il picchio muraiolo, il cinghiale, la volpe, lo scoiattolo e sporadicamente anche il lupo appenninico.

Arrivati alle rovine di Castel Manfrino, fatto costruire da re Manfredi, siete ad un passo da Macchia da Sole, un piccolissimo centro montano escluso da ogni itinerario turistico; ma varrà la pena fare un ultimo sforzo per raggiungerlo, poiché oltre ad un punto ristoro (dove potrete assaggiare piatti tipici di impronta pastorale) tra questi monti incontaminati si produce il miglior pecorino d’Abruzzo.


Al ritorno fate sosta a Civitella ed anche in questo caso non perdete l’opportunità di cenare.



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