MOSCIANO SANT’ANGELO
- Foto del Calendario 2004 del Sig. Giuseppe Rodi -
(Testi e didascalie a cura di Duilio Shu)
Questa immagine del gennaio del 1899 ritrae la famiglia Noto (a sinistra), insieme con due amici e conoscenti moscianesi, in partenza dalla stazione di Mosciano alla volta di Pietroburgo (o San Pietroburgo), in Russia. Vincenzo Noto (Penne, 1854 – Teramo, 1941) giunse, per la sua fama di cavallerizzo, alla corte dei Romanov e quindi fu nominato dallo zar Nicola II “grande scudiero del servizio imperiale di gala”. La famiglia Noto scampò al massacro di corte durante la rivoluzione bolscevica dell'ottobre del 1917.
Via Guglielmo Marconi, un tempo denominata via dei Baluardi, con la chiesa del S. Rosario e la torre civica (1938).
Via Nicola Pompizii nel 1922. Sullo sfondo la bella facciata della chiesa dell'Annunziata risalente al XVII secolo e demolita nel 1962.
L'abside della chiesa parrocchiale di S. Michele Arcangelo con i dipinti realizzati nel 1931 dall'artista moscianese Francesco Patella (1880-1964) e con una rappresentazione scenica della Crocifissione (anni cinquanta).
La torre Acquaviva e la facciata della chiesa parrocchiale di S. Michele Arcangelo nel 1915. La torre, recentemente restaurata, fu costruita nel 1937 da fra Matteo di Angelo da Morro, preposto benedettino della chiesa di S. Angelo in Mosciano, al tempo di Andrea Matteo I Acquaviva, duca d'Atri e conte di S. Flaviano. La chiesa, di cui non si conosce l'anno di fondazione, fu costruita dai Benedettini probabilmente sulle rovine di un tempio pagano e ha subìto modificazioni nel corso dei secoli. L'aspetto odierno risale al 1929, quando fu ristrutturata su progetto di Francesco Patella, cittadino illustre di Mosciano Sant'Angelo.
Foto ricordo per la trebbiatura del 1949 nell'aia contigua al fabbricato rurale dove abitava la famiglia D'Angelo (più nota come Cёchittё 'Cichito').
Piazza Aurelio Saliceti agli inizi degli anni cinquanta. Celebre avvocato, docente di diritto civile nell'università di Napoli e triumviro della Repubblica romana con Armellini e Montecchi, Aurelio Saliceti nacque nel 1804 a Ripattoni di Bellante, frazione di Mosciano fino al 1928, e morì a Torino nel 1862.
Via Milano negli anni cinquanta.
L'umile fatica delle lavandare al fiume Tordino (anni venti).
La torchiatura delle vinacce durante la vendemmia del 1910 in contrada Costa del Monte, davanti alla casa dove abitava la famiglia D'Angelo (soprannominata Cёchittё, lett. Cichitto).
Il passaggio di un funerale in piazza IV novembre, in precedenza piazza della Libertà e in epoca più remota Largo della Rotonda. Si noti dietro il carro funebre il monumento ai Caduti in corso di sistemazione, prima dell'inaugurazione avvenuta nel 1923.
Scolaresca del 1950 (classe V Elementare). Da sinistra, in prima fila: Malatesta Giuseppe, Testardi Umberto, Rodi Giuseppe, Orsolini Dario, Firmani Orazio, Valle Pasquale; in secona fila: Di Gianvittorio Vincenzo, Manucci Alfredo, Dezi Alessandro, Cacchiò Attilio, D'Alessandro Domenico, Piccioni Pasquale, Di Serafino Paolo, Marini Fausto; in terza fila: D'Alessandro Pietro, Nepa Vittorio, Medori Alberto, Ruffini Franco, ins. Adalgisa De Flaviis, Potenza Giuseppe, Costante Antonio, D'Angelo Armando; in quarta fila: Merlitti Domenico, Di Carmine Pietro, Di Pietrangelo Ferdinando, Vengler Franco, Dezi Antonio, D'Angelo Umberto.